L’energia elettrica non esiste in natura: bisogna quindi produrla, trasformando in elettricità l’energia ricavata da fonti primarie. La produzione di energia elettrica in Italia avviene ancora in gran parte sfruttando fonti non rinnovabili (gas naturale, carbone e petrolio ), anche se è in continuo aumento lo sviluppo delle fonti rinnovabili : energia geotermica, idroelettrica, solare ed eolica.
Per soddisfare il fabbisogno energetico italiano è necessario anche acquistare energia elettrica da altri Paesi. La gran parte dell’elettricità che importiamo attraverso le 25 interconnessioni con l’estero proviene dalla Francia e dalla Svizzera.
Il mercato della produzione di elettricità è completamente liberalizzato.
I servizi di dispacciamento comprendono:
Una complessa infrastruttura di rete permette di trasportare l’energia elettrica fino all’utente finale, attraverso le cabine primarie (che trasformano l’elettricità ad alta tensione in elettricità a media tensione), le cabine secondarie (dalla media tensione alla bassa tensione) e i trasformatori. Le società di distribuzione, che operano in regime di concessione, gestiscono le reti locali dell’energia elettrica a bassa tensione, e ne realizzano la manutenzione.
Le società di vendita, segmento finale del mercato, commercializzano l’elettricità verso le imprese agricole, industriali e terziarie e verso le famiglie.