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L'energia
da fonti rinnovabili

trasmissione
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produzione e gestione dell’energia
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FOTOVOLTAICO

Come funziona?

I pannelli solari convertono la luce del sole in energia elettrica in corrente continua. Subito dopo, entrano in gioco i gruppi di conversione, il cui ruolo è quello di trasformare la corrente continua in corrente alternata, più semplice da gestire e trasportare.

Cosa facciamo noi?

Rileviamo i dati che ci consentono di monitorare i progressi della transizione energetica in Italia a partire dalle installazioni, dal numero di impianti e dalla loro potenza. Per noi è molto importante, infatti, sapere dove sorgano gli impianti e anche quanta energia producano. Ad esempio, secondo le analisi di Terna, riportate nel Documento degli Scenari, la produzione fotovoltaica presenta valori mediamente più alti nei mesi primaverili ed estivi, con il picco nel mese di luglio, e il valore più basso a gennaio. Inoltre, la producibilità di un impianto fotovoltaico è maggiore alle basse latitudini.

EOLICO

Come funziona?

Le pale eoliche o le turbine trasformano l'energia cinetica del vento in energia elettrica.

Cosa facciamo noi?

Esaminiamo i dati relativi alla distribuzione geografica dei parchi eolici e le previsioni meteorologiche che incidono sulla loro producibilità ed efficienza. Anche in questo caso, un dato fondamentale, per noi, è la quantità di energia prodotta: questa, infatti, presenta un andamento inverso rispetto a quella fotovoltaica, con valori più alti nei mesi autunnali e invernali e più bassi in estate, con picco minimo a luglio e massimo a gennaio. Le analisi di Terna riportate nel Documento degli Scenari mostrano che le risorse fotovoltaica ed eolica presentano profili di produzione molto diversi tra loro e fortemente complementari.

IDROELETTRICO

Come funziona?

Le centrali idroelettriche sfruttano il movimento dell'acqua e utilizzano turbine e alternatori per generare energia elettrica. I primi impianti in Italia sono stati costruiti alla fine dell‘800 e da allora quella idroelettrica è sempre stata considerata la fonte di produzione rinnovabile per eccellenza, la più antica del nostro Paese.

Cosa facciamo noi?

Anche per questi impianti monitoriamo i dati di produzione e quelli relativi ai corsi d'acqua e ai bacini a essi associati.

GEOTERMOELETTRICO E BIOENERGIE

Come funziona?

Gli impianti geotermoelettrici sono strutture progettate per sfruttare il calore naturale terrestre presente nel sottosuolo e generare elettricità. Anche questa fonte è molto antica e l'Italia, a partire dal 1800, è stata un'eccellenza mondiale in questo settore. Le bioenergie, invece, comprendono tutte le forme di energia ottenute da biomasse (la parte biodegradabile di prodotti, rifiuti e residui che hanno un'origine biologica, piante, legno), bioliquidi (combustibili liquidi che si ottengono dalla biomassa e possono essere di origine vegetale o animale) e biogas (elemento costituito sostanzialmente da metano e anidride carbonica che si forma da materiale organico).

Cosa facciamo noi?

Raccogliamo i dati e la produzione elettrica degli impianti esistenti.

SISTEMI DI ACCUMULO DELL'ENERGIA ELETTRICA

Come funziona?

Un sistema di accumulo consente di immagazzinare energia elettrica per renderla disponibile in un secondo momento, a seconda della richiesta. Attualmente i sistemi di accumulo più comuni e utilizzati sono i pompaggi idroelettrici, maturi a livello tecnologico e adatti a un utilizzo prolungato grazie alla loro elevata capacità di stoccaggio, e gli accumuli elettrochimici (o batterie), con una notevole rapidità di risposta e sempre più diffusi grazie anche alla diminuzione dei costi e allo sviluppo della mobilità elettrica. Un sistema di accumulo può essere integrato o meno con un impianto di produzione (se presente), rinnovabile o non rinnovabile.

Cosa facciamo noi?

Come per gli impianti rinnovabili, anche per i sistemi di accumulo presenti in Italia raccogliamo i dati relativi alla loro potenza e capacità, oltre che al numero e al tipo di installazioni.